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Descrizione

\ \ Tra gli aspetti che delineano la società acusticamente bombardata c’è l’avanzare di una sordità non fisiologica, che si esprime attraverso comportamenti non generalizzati di distacco e di non ascolto. Dopo aver studiato l’inquinamento musicale e l’erosione degli spazi pubblici neutri sacrificati alle logiche della produttività economica, Silvia Zambrini illustra i sintomi di questa nuova patologia attraverso l’elaborazione di dati inediti, che provano il rapporto di causalità tra le molteplici sollecitazioni a trasportarci mentalmente in un altrove, al quale siamo costantemente convocati da certe tecnologie della memoria e della trasmissione a distanza, e la crescente distrazione e assenza al mondo. Ne conseguono disattenzione, narcosi, an-estesia diffusa e indifferenza. Non solo, oltre a questi numerosi disagi, la nuova sordità procura incidenti sulle strade: un’indagine basata su dati ISTAT analizza lo stato di disattenzione riconducibile all’uso delle tecnologie sonore in situazioni di transito. Quale relazione intercorre tra la distrazione in strada ed il rischio di incidenti? L’aumento di certe tipologie di sinistri induce a riflettere in merito e questo lavoro di Silvia Zambrini si propone come apripista di un nuovo filone di ricerche sociologico-ambientali.
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\ Prefazione di Roberto Barbanti, docente presso l'Universitè Paris VIII, ed appendice di Massimo Russo, docente presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".