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Descrizione

Il volume, che raccoglie i lavori dell'omonimo seminario internazionale tenutosi presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" il 9-10 novembre 2000, pone il confine come tema di analisi delle relazioni tra soggetti sessuati in un contesto europeo multiregionale e multiculturale. Potendo il confine assumere un significato reale, metaforico e simbolico e rinviare alle coppie antitetiche di inclusione/esclusione, identità/diversità, proprio/altro, eguale/differente, si è scelto di renderlo efficace strumento di analisi mettendo in campo una pluralità di determinazioni che include quella di genere in connessione con quelle relative all'appartenenza culturale, etnica e nazionale. Lo sconfinare si rivela così processo complesso e ambivalente: minacia di perdita e processo di sviluppo. Tale fenomeno è stato analizzato in relazione a diverse prospettive analitiche e problematiche politico-culturali, con un'attenzione privilegiata agli esiti ed alle implicazioni della guerra e della riscrittura dei confini nei paesi balcanici.

Il volume contiene contributi di Monia Andreani (Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Urbino "Carlo Bo"), Paola Di Cori (Facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino "Carlo Bo"), Rada Ivekovic (Università di Parigi VIII), Riitta Kyllönen (Università di Tampere), Bruno Luverà (giornalista del TG1 e collaboratore di Limes), Melita Richter Malabotta (Università degli Studi di Zagabria), Laura Piccioni (Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Urbino "Carlo Bo"), Antonella Pocecco (Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia dell'Università degli Studi di Trieste), Alessandra Vincenti (Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Molise e Facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino "Carlo Bo"), Birgit Wagner (Dipartimento di Romanistica dell'Università di Vienna).