Appuntamenti
19/11/2005
Lezioni di matematica dagli scritti di Èvariste Galois
Presentazione dell'opera di Margherita Barile e Sergio De Nuccio 'Lezioni di matematica dagli scritti di Èvariste Galois' al V Congresso della Società Italiana di Storia delle Matematiche.
Nella giornata conclusiva del V Congresso della Società Italiana di Storia delle Matematiche, svoltosi a Bologna dal 17 al 19 novembre del 2005 ed intitolato “Creatività ed innovazione – La matematica e le scienze”, Margherita Barile e Sergio De Nuccio hanno presentato il primo volume dell’opera "Lezioni di matematica dagli scritti di Èvariste Galois" illustrando così gli obiettivi dell’intera ricerca. Riportiamo di seguito parte del discorso da loro tenuto in quell’occasione.
“Évariste Galois (1811–1832), giovane matematico francese geniale ed originale, è una figura tragica e stupefacente della Storia della Matematica dell’800. La teoria generale delle equazioni che porta il suo nome, ricca di idee nuove e profonde, ha segnato la nascita dell'Algebra moderna e ha dato un contributo importante allo sviluppo di altri settori della matematica. Purtroppo, l'eccezionale talento di Galois si accompagnava nei suoi lavori a un aspetto decisamente negativo: un esagerato desiderio di concisione rendeva difficile, e a volte oscura, la comprensione delle sue idee. Le sue vicende umane hanno suscitato giudizi molto severi da parte di alcuni storici della matematica, che lo hanno descritto come uno studente di indiscussa superiorità rispetto alla maggior parte dei suoi compagni di scuola, ma insofferente a una disciplina rigorosa; rispettoso del suo insegnante di matematica (È. L. Richard), ma sprezzante della mediocrità di altri suoi professori o esaminatori; divorato dalla passione per la matematica, ma per nulla impegnato nelle altre materie. Per completare il quadro possiamo aggiungere che, da convinto repubblicano ed acceso rivoluzionario, partecipò attivamente alla lotta politica che si ebbe in Francia durante il regno di Carlo X di Borbone fino ai moti rivoluzionari di Parigi del luglio del 1830, provando di persona la dura vita della prigione; conobbe un amore infelice e si lasciò coinvolgere in un misterioso duello, dove trovò la morte poco più che ventenne. Non è nostra intenzione soffermarci ad approfondire la conoscenza della figura di Galois, così complessa e discussa. Vogliamo, invece,mettere in luce l'intensa attività scolastica, spesso rimasta in ombra, e l'importanza dei suoi primi lavori matematici. La sua produzione scientifica consiste in massima parte degli articoli pubblicati in vita in due importanti riviste matematiche francesi, e successivamente riediti a cura di Liouville. I suoi manoscritti comprendono appena una settantina di pagine, nelle quali l'esposizione è spesso frammentaria e talvolta così concisa da sembrare incompleta. Ciononostante, al di là dei singoli passaggi logici, in alcuni degli inediti di Galois si possono cogliere intuizioni di rara bellezza, che, per la loro semplicità ed il loro carattere elementare, si prestano ad essere proposti nell'ultima classe della scuola superiore, a complemento delle lezioni di geometria, analisi e probabilità.”