Appuntamenti
03/02/2011
Torna in scena Cacciarange
Sabato 26 febbraio nuova presentazione del libro di D'Urso.
Sabato 26 febbraio alle ore 18, presso la palestra Twins Club di via dell'Economo 2 a Trieste, è in programma una nuova presentazione del libro Cacciarange, scritto da Michele D'Urso ed edito da Goliardica Editrice.
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\ L’incontro tra un pugliese emigrato in Friuli – Venezia Giulia, Michele Iannelli, ed un navajo emigrato in Slovenia, Natankontsakes (all’anagrafe Richard Manson), ha permesso al primo di rivisitare la propria vita e l’intera storia della propria famiglia da un nuovo punto di osservazione, esterno al proprio ambiente e privo di condizionamenti. Soltanto adesso, illuminato dalla filosofia della Walking Medicine, Michele comprenderà le menzogne che l’avevano ingabbiato e le verità che celavano; soltanto adesso dimostrerà a sé stesso ed ai suoi cari che alcuni suoi sospetti erano tutt’altro che infondati.
\ La storia di Michele è anche il ritratto di un paese diviso, l’Italia, e di una realtà, quella meridionale, ancorata a vecchi schemi, antichi costumi difficili da sradicare. Tra questi la superstizione, figlia dell’ignoranza, e il senso dell’onore, che, portato all’eccesso, assume un connotato indubbiamente negativo.
\ Non solo, la storia di Michele rappresenta, inoltre, la dimostrazione che l’incontro con l’altro, con il diverso, in questo caso gli indiani d’America, se affrontato con spirito positivo e desiderio di confronto e apprendimento, arricchisce e favorisce una crescita critica e consapevole.
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\ L’incontro tra un pugliese emigrato in Friuli – Venezia Giulia, Michele Iannelli, ed un navajo emigrato in Slovenia, Natankontsakes (all’anagrafe Richard Manson), ha permesso al primo di rivisitare la propria vita e l’intera storia della propria famiglia da un nuovo punto di osservazione, esterno al proprio ambiente e privo di condizionamenti. Soltanto adesso, illuminato dalla filosofia della Walking Medicine, Michele comprenderà le menzogne che l’avevano ingabbiato e le verità che celavano; soltanto adesso dimostrerà a sé stesso ed ai suoi cari che alcuni suoi sospetti erano tutt’altro che infondati.
\ La storia di Michele è anche il ritratto di un paese diviso, l’Italia, e di una realtà, quella meridionale, ancorata a vecchi schemi, antichi costumi difficili da sradicare. Tra questi la superstizione, figlia dell’ignoranza, e il senso dell’onore, che, portato all’eccesso, assume un connotato indubbiamente negativo.
\ Non solo, la storia di Michele rappresenta, inoltre, la dimostrazione che l’incontro con l’altro, con il diverso, in questo caso gli indiani d’America, se affrontato con spirito positivo e desiderio di confronto e apprendimento, arricchisce e favorisce una crescita critica e consapevole.